domenica 20 settembre 2015

Crescere giocando!

Tradizionalmente, nel nostro paese, si gioca in famiglia tra persone di diversa età solo durante le feste di Natale. Un momento del genere, però, è anche e soprattutto un modo piacevole per stare insieme e volersi bene. Sarebbe opportuno trovare il modo di viverlo più spesso durante l'anno. Tutte le attività di gioco, in un modo o nell'altro, ci aiutano a potenziare determinate nostre capacità. Esistono, però, dei giochi che non possiamo eseguire se non possediamo già delle particolari competenze. Per esempio, non siamo in grado di giocare a monopoli se non sappiamo leggere, contare; così come non possiamo partecipare a una corsa ciclistica se prima non abbiamo imparato ad andare in bicicletta.

Per non vivere delle situazioni stressanti e improduttive, quindi, dobbiamo evitare di effettuare dei giochi che richiedono conoscenze e abilità non ancora in nostro possesso. Ma dobbiamo anche tendere a praticare giochi più impegnativi, man mano che aumentano i nostri livelli di esperienza e di cultura. Se continuiamo tutta la vita a effettuare gli stessi giochi che ci divertivano da bambini, ci confiniamo in uno stadio inferiore alle nostre effettive potenzialità, rischiando di non maturare completamente.
Un grande piacere che la natura ci offre è quello di giocare. Questa attività dovrebbe essere teoricamente la più innocua, perché finalizzata essenzialmente al piacere di trascorrere del tempo in maniera gioiosa. Ma l'esasperata pratica di uno stesso gioco, anche se potenzialmente di grande valore formativo, provoca la specializzazione di alcune determinate facoltà, inibendo lo sviluppo di tutte le altre.

I giochi elettronici, per esempio, ci impongono un tipo di passatempo solitario anche in momenti della giornata che potremmo dedicare ad attività più socializzanti.
In linea generale, quindi, dobbiamo cercare di praticare più giochi diversi possibile, in modo da riuscire a stimolare l'intera gamma di attitudini di cui il nostro cervello è potenzialmente dotato.
Spesso i giocattoli servono a un doppio scopo. Oltre all'intrattenimento, servono anche per aumentare le capacità cognitive e per stimolare la creatività. I giocattoli per neonati includono quelli con suoni distinguibili, colori brillanti, e coinvolgono il senso del tatto. La coordinazione e altre abilità manuali si sviluppano dalle seguenti attività infantili di interazione con i giocattoli. Biglie, e blocchi staccabili richiedono l'uso delle mani e del corpo. L'agilità mentale, che comincia nell'infanzia, viene messa alla prova da puzzle giocattolo di relazioni spaziali. I giochi educativi per bambini più grandi contengono spesso puzzle, tecniche per la soluzione dei problemi, o proposizioni matematiche. Un gioco popolare per questo gruppo di età fu il Cubo di Rubik.
Si potrebbe pensare che i giochi da tavolo siano giochi statici, noiosi o un passatempo per gli anziani in realtà essi sono di vitale importanza per la mente, abilità e conoscenza dei bambini.


Rimanendo ore su un tavolo con dei bastoncini o sdraiati per terra con delle semplici costruzioni si va a spaziare da ambiti come la fantasia, creatività, pazienza, immaginazione, rispetto delle regole, logica, pianificazione, astuzia, capacità matematiche e di relazione con gli altri.
Oggigiorno il tempo che si impiega per giochi da tavolo o abilità in Italia è sempre più in calo preferendo ad essi giochi elettronici o altro; è proprio da qui che si deve ripartire e riscoprire le cose più semplici ma spesso le più belle e utili per il bene del soggetto.  


Fonti:
http://www.treccani.it/enciclopedia/gioco_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/
https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Giochi_antichi

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